Strategia dei contenuti

Strategia dei contenuti

Sul piano editoriale troverete nel web migliaia di interviste, guide, tutorial ... perchè quindi leggere anche quest'articolo? Perchè a scriverlo non è solo una persona che insegna in aula, ma anche una persona che ogni giorno impara dai propri errori proprio lavorando sul campo.

Sono infatti gli errori che abbiamo commesso che oggi condivideremo con voi!

Iniziamo con la prima pillola: La programmazione paga!

 

Sedici anni fa appena aperta l'azienda, giovani laureati e con esperienza in aziende totalmente offline, ci confrontammo sin da subito con il mondo internet.... la linea era lentissima, dovevamo scrivere righe e righe di codice, un'inferno, ma non abbiamo mollato. Il giorno stesso che in Italia approdò facebook creammo il primo profilo per un nostro cliente, era un residence "i Giardini di Atena".

Era tutto così interessante, nuovo, fresco... bastava l'intuizione e a dire il vero anche tanta improvvisazione. l'intuizione e la creatività sul primo momento paga, ti da subito qualche risultato, ma va bene se hai un solo cliente, se ci sono sempre tante novità da condividere in istant moovie, non va per nulla bene se invece hai un'azienda strutturata che deve raccontarsi e raccontare il proprio prodotto, è da abbandonare ed evitare come la peste nera se si curano molte pagine social per conto terzi.la prima domanda è dunque: INTUIZIONE O PROGRAMMAZIONE? Programmazione per raggiungere obiettivi concreti e duraturi con qualche incurzione di Intuizione per rendere la pagina più "imprevedibile", non sarete mai bravi social manager o content editor se non sarete organizzati nello spazio e nel tempo.

Il contesto in cui ogni azienda opera è caratterizzato dall'Ipercomunicazione e dalla modalità multicanale, inoltre la comunicazione la portiamo con noi sempre in tasca... lo strumento principe è lo smatphone: tenete sempre bene a mente anche questo per nulla secondario aspetto.

Riuscire ad emergere dal brusio di fondo e a veicolare un messaggio non è impresa semplice, per questo motivo Ogni campagna di content marketing deve essere progettata e avviata solo quando si hanno bene in mente gli obiettivi e il target da raggiungere.

Obiettivi=Strategia

definiamo i nostri obiettive e la strategia comunicativa per raggiungerli: per quale scopo volete sviluppare una strategia?

a) Per ottenere partecipazionione e condivisione sui vostri social media?

b) per aumentae le vendite del vostro e-commerce'

c) per posizionare o riposizionare il vostro brand?

d) per essere riconosciuti come opinion leader o "influencer" del vostro settore?

e) per acquisire link verso il vostro sito?

f) per migliorare il vostro SEO?

g) per acquisire dati di potenziali clienti?

...

come notate le motivazioni possono essere veramente tante, ed ognuna prevede un differente approccio comunicativo e strategico.

Per quella che è la mia esperienza focalizzate la vostra attenzione su uno, massimo due obiettivi, e stilate una scaletta di priorità se gli obietivi fossero di più. Tenete in mente che più voi dimostrerete di essere competenti in ambito comunicativo, tanto più aumenterà la fiducia nei vostri riguardi e la fiducia è un elemento critico nella scelta di acquisto di un bene o fruizione di un servizio..

Definiti gli obiettivi passiamo alla domanda principe: a chi vogliamo far arrivare il nostro messaggio?

Quando sviluppiamo un piano di content marketing che sia per i canali social, per un blog aziendale, peri altri strumenti nbound marketing, non possiamo esimerci dal chiederci chi potrà essere interessato a cosa stiamo dicendo, raccontando, proponendo. E' quindi necessario partire da due macrocategorie: gli utenti finali e quelle figure o persone che possono far da megafono al nostro messaggio, oggi questi facilitatori vengono definiti influencers.

  1. Identificate il vostro pubblico: Non si vende la sabbia a chi vvive nel sahara, ma probabilmente sarebbe un ottimo business se si vendesse sulle coste salentine che vedono l'erosione delle loro spiagge una triste e costante realtà. Ogni impresa di marketing ha necessità di sapere quale è il suo pubblico e solo dopo averlo identificato, può provare ad interfacciarsi con esso e con il "vissuto" che ha alle spalle. Conoscere solo i dati demografici non basta più, bisogna scendere sempre più in profondità.
  2. Scegliere il giusto mezzo. Contenuto e mezzo vanno sempre a braccetto e anche la crossmedialità va studiata e pensata proprio in virtù del canale o canali che useremo.
  3. Mettetevi nei panni di chi legge. Allenatevi a pensare come i fruitori dei vostri contenuti. I contenuti noiosi, che provano solo a vendere qualcosa senza darvi nulla voi li leggete? probabilmente no... quindi perchè dovrebbero leggerli i vostri potenziali clienti?
  4. Il contenuto deve essere un catalizzatore per provare nuove cose, emozioni, informazioni. Il contenuto non è uno slogan, di quelli in rete il consumatore ne trova a bizzeffe e non li legge più, il contenuto offre un valore aggiunto... perchè state continuando a leggere questo contenuto? forse vi sto dicendo qualcosa di interessante o chissà volete vedere dove andrò a parare :-) !!!
  5. Monitorate, monitorate, monitorate. I dati e le statistiche sono noiosissimi, ma sono i vostri migliori alleati e non mentono mai.
  6. Rielaborate la strategia e se necessario cambiatela completamente. Abbiamo un pubblico sempre più esigente, che non si limita ad assorbire ciò che abbiamo da dire, non è passivo osservatore. Interagisce, ci giudica, ci premia con un like o una condivisione, sceglie di seguirci o di nascondere i nostri post, a volte ci critica pubblicamente... Il pubblico cambia di continuo e noi dobbiamo tenergli il passo.
  7. Non fate confusione. Non fate tanti post, tanti articoli di blog, tante grafiche magari di fretta e poco riflettute. Create caos e diventate ripetitivi... due aspetti che il pubblico proprio non sopporta.
  8. Stilate il calendario editoriale. Se manca l'organizzazione dei contenuti in un piano sempre aggiornato e ben programmato, non possiamo parlare di marketing. Possiamo utilizzare un documento Word, personalmente consiglio un excel, creare un file condiviso online oppure per gli irriducibili di carta e penna scriverlo su un quaderno, la cosa importante è che lasci traccia di cosa quando dove chi e perchè un contenuto va pubblicato.

Nel contesto del social marketing, il calendario editoriale non deve essere considerato solo uno scadenziario con compiti preassegnati e date prestabilite: chi lo compila, infatti deve tenere sempre a mente la propria audience e ciò che considera importante, stimolante, interessante e non deve inoltre trascurare dove tali contenuti verranno postati.

Possiamo dunque dire che per avere un calendario editoriale efficace è necessario definire una lista di priorità di ciò che sarà pubblicato; i nomi degli editor o meglio definiti content producer; i canali social e istituzionale in cui si desidera distribuire i contenuti, stando attenti ai rispettivi formati che vanno rispettati; i metadati, o parole chiave o ancora tag, cioè quelle parole che ci permetteranno di tener traccia e riordinare nel tempo i nostri contenuti; le scadenze; il flusso del lavoro (stesura, approvazione, pubblicazione, revisione ecc).

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