Il momento storico che stiamo attraversando è veramente senza precedenti, per tutti noi cittadini del mondo che siamo chiusi in casa e per le aziende che per la prima volta si confrontano con un simile fermo. Le decisioni prese dal governo italiano, ma anche da quasi tutti i governi mondiali, hanno un alto valore in termini di contenimento del contagio e sono provvedimenti necessari, ma oltre a rallentare il dilagare del virus stanno provando l'economia nazionale e mondiale in modo traumatico.
Tutte le attività economiche stanno subendo contraccolpi e al momento non si sa quando la situazione potrà iniziare un percorso di riapertura e ripresa.
Tutte le fiere sono state annullate, gli eventi rimandati a data da destinarsi, incontri commerciali e riunioni affrontate online con mezzi digitali spesso non all'altezza, viaggi non progammabili per non si sa ancora quanti mesi: l'incontro tra domanda e offerta è paralizzato. Urge quindi trovare mezzi di comunicazione alternativi che possano garantire un filo diretto con clienti e prospect.
Tutta la comunicazione offline e di prossimità si è paralizzata, siti web, social network, newsletter, giornali, radio e tv, diventano di giorno in giorno mezzi imprescindibili con cui cercare di mantenere i contatti.
Tra gli imprenditori una sola certezza : solo riuscendo a garantire al brand un'identy forte in questo clima di paura si avrà la forza per riprendersi in tempi ragionevoli da questa crisi.
Da un lato lo smartworking diventa una scelta obbligata per non fermare tutta la produzione, dall'altro ci si rende conto che la comunicazione online, e più in generale quella digitale, è l'unico strumento che ha la possibilità di mantenere viva l'azienda e il suo brand ed evitare che i competitor possano approfittare di questo periodo di crisi.
E' necessario dare informazioni su eventuali fermi della produzione, dare disponibilità attiva per l'organizzazione di call e riunioni a distanza con i fornitori e clienti specialmente se esteri, essere trasparenti e perentori sulla sicurezza igienico-sanitaria di prodotti offerti: la cosa fondamentale è far sapere che l’azienda c'è, magari in forma contratta, magari con qualche difficoltà, ma c'è e garantisce livelli e standard di qualità sempre più alti.
Ma questo non basta, è necessario anche ricordare ai clienti già acquisiti la solidità del nostro brand, la nostra capacità e determinazione a reagire e invitare a "coalizzarci perchè è dura ma insieme ce la faremo!
Questa situazione impone un ripensamento organizzativo e, soprattutto, di approccio per tutta la comunicazione aziendale, dalle piccole e piccolissime realtà alle grandi holding.
Pensare al futuro, a quello che verrà quando la stretta per il contagio verrà allentata, in questo momento, non è impresa semplice,perchè tante sono le variabili da analizzare: dal tempo che rimarremo sospesi al cambiamento inevitabile dei consumatori e del loro atteggiamento, ma è fondamentale iniziare da subito a cambiare la narazione dei nostri prodotti e servizi, puntando sulla fiducia come prima qualità. Dobbiamo inoltre operare uno sforzo concreto di Future think, cioè dobbiamo immaginare il futuro della nostra azienda in tutti i possibili scenari, portando l'immaginazione anche all'estremo per pianificare tutte le possibili risposte ed essere pronti alla reazione, senza perdere di vista il periodo contingente che stiamo vivendo e che cambia velocemente, malgrado l'apparente immobilismo. La comunicazione del Brand infatti deve accompagnare e sostenere la percezione del periodo da parte del cliente e potenziale cliente che sta mettendo in discussione le sue routine consolidate cercandone delle nuove, cercando anche negli spazi di socializzazione permessi sponde e conferme. Il sentimento di unione che sta permeando l'oggi era inimmaginabile fino ad un mese fa e chissà fose sarà superato il mese prossimo, ma intanto le aziende hanno il "dovere" di rispettarlo, comprenderlo e fare la loro parte!